Sanità/ Regioni: No a decreto d'urgenza, serve confronto
Sanità/ Regioni: No a decreto d'urgenza, serve confronto
Iorio: in ultima bozza mancano molte proposte concordate
Roma, 4 set. (TMNews) - Nell'ultimo testo di bozza del decreto
sulla sanità proposto dal Governo Monti e "resa disponibile soltanto
oggi" le Regioni "non ravvisano" gli elementi di decretazione d`urgenza
"in quanto sono presenti aspetti normativi anche di dettaglio e di
programmazione di competenza delle Regioni, mentre mancano o sono state
riproposte in modo non concordato le disposizioni su cui si era
incentrato il confronto fra il Ministero della Salute e Regioni, portato
avanti in questi giorni". Lo ha spiegato Michele Iorio, vice presidente
della Conferenza delle Regioni e presidente della Regione Molise, al
termine della seduta di oggi durante la quale la Conferenza ha approvato
un ordine del giorno in merito alla bozza del decreto Balduzzi.
Tra le disposizioni mancanti, sottolineano le Regioni, le norme per
l`indennizzo degli emotrasfusi, la revisione della normativa
antincendio, le norme definitive sull`esercizio della libera
professione, l`utilizzo dei farmaci /off-label/, i precari per le
Regioni con i piani di rientro.
Le Regioni spiegano anche che, nella bozza, non sono stati recepiti
molti emendamenti presentati dalle Regioni e da queste considerati
"irrinunciabili e dirimenti per la garanzia di un corretto rapporto
istituzionale fra i due livelli di governo". La Conferenza delle regioni
ribadisce quindi la volontà di proseguire un lavoro di confronto
finalizzato alla sottoscrizione del nuovo Patto per la salute (2013-15),
"fondato sul rispetto del principio della leale collaborazione,
nell`interesse di perseguire obiettivi rivolti alla sostenibilità,
universalità ed equità del Servizio Sanitario Nazionale nelle sedi
concertative e con gli strumenti più idonei, garantendo le risorse
necessarie alla tenuta del sistema".
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