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lunedì 24 ottobre 2011

L'AFFIDAMENTO CONDIVISO TRA NUOVE PROPOSTE E CONCRETE REALTA'

Si discute in Senato il disegno di legge n. 957/S di modifica della normativa sull'affidamento condiviso. Nella relazione illustrativa al disegno di legge (cosiddetto affidamento condiviso bis) si legge che le proposte di modifica si fondano "su uno studio dell'associazione nazionale Crescere Insieme, che dopo avere partecipato alla stesura della legge ne ha monitorato le disfunzioni applicative ed elaborato i correttivi", Quindi le proposte di modifica attingono sostanzialmente alla riflessione dei movimenti cultu¬rali e associativi che nel corso degli ultimi decenni hanno trattato il tema della paternità e del rapporto tra padri e figli dopo la separazione.
  La condivisione delle responsabilità genitoriali verso i figli deve rimanere - e in questo la legge 54/2006 ha avuto una funzione promozionale fondamentale - l'obiettivo (non necessariamente il punto di partenza) di qualsiasi separazione. Per raggiungere questo obiettivo, però, l'unica strada percorribile è quella di individuare caso per caso l'assetto più adeguato, senza pregiudizi (da cui sono indubbiamente affetti spesso provvedimenti presidenziali affrettati e sentenze poco motivate) ma anche senza interferenze ideologiche. Compito dei genitori e del giudice è mettersi dal punto di vista del bambino, nelle condizioni specifiche che lo riguardano, e valutare le sue esigenze e le sue necessità oltre che le risorse dei genitori e le loro potenzialità. La legislazione attuale contiene tutti i principi sufficienti per costruire l’assetto migliore relativo all’affidamento.

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